PRENOTA LA TUA PRIMA SEDUTA
Proponiamo soltanto psicoterapie scientificamente provate, raccomandate dalle linee guida internazionali, selezionando psicoterapeuti e psichiatri altamente formati.
Oppure
Proponiamo soltanto psicoterapie scientificamente provate, raccomandate dalle linee guida internazionali, selezionando psicoterapeuti e psichiatri altamente formati.
Oppure
Nella prima chiamata conoscitiva potrai avere tutte le informazioni di cui hai bisogno per iniziare il viaggio insieme a noi. Parlerai con uno dei nostri psicologi, senza risposte automatiche.
LIBET (Life themes and plans Implications of biased Beliefs: Elicitation and Treatment – Implicazioni sui temi e piani di vita delle credenze: elicitazione e trattamento) è un modello di accertamento (LIBET Booklet) e di intervento sul caso clinico sviluppato dal gruppo di ricerca di Studi Cognitivi (Sassaroli, Bassanini, Redaelli, Caselli & Ruggiero, 2014). Esso appartiene al paradigma clinico e terapeutico CBT (cognitive behavioural therapy) con alcune integrazioni di area costruttivista ed evolutiva.
Sono in corso ricerche di tipo quantitativo e qualitativo su questo modello, condotte dal gruppo di ricerca Studi Cognitivi di Milano e in collaborazione con gli altri gruppi di ricerca di Studi Cognitivi Network (Modena, Firenze, San Benedetto) e in collaborazione con l’Università Sigmund Freud e l’Università Bicocca di Milano.
Le persone sentono il bisogno di una terapia non solo per un sintomo specifico e delimitato nel tempo (es. “soffro di attacchi di panico da 3 mesi”), ma per situazioni di vita difficili, dolorose e complesse (es. “Non so cosa mi stia succedendo… è tutta una vita che mi sento spesso solo… ora però qualcosa è crollato e non so cosa”). Vi sono forme di sofferenza emotiva che, a causa di storie di vita dolorose o traumatiche, presentano caratteristiche problematiche, comportamenti dannosi nella gestione della quotidianità personale e lavorativa e fiducia nella possibilità di curarsi e stare meglio.
Inoltre negli ultimi anni i modelli di intervento terapeutico si stanno moltiplicando e complicano le scelte terapeutiche. Davanti a questa complessità è utile avere un quadro completo e strutturato delle difficoltà del caso clinico per poter definire l’intervento più efficace e le relative tempistiche.
LIBET nasce per dare una risposta proprio a tale complessità e costituisce un tentativo di integrazione tra terapia cognitiva anglo-assone, attenta alla definizione di interventi chiari e scientificamente affidabili e basati sulle prove di fatto e tradizione italiana cosiddetta costruttivista, attenta al vissuto emotivo e alla storia personale.
Il modello LIBET permette la comprensione del funzionamento di una persona all’interno della sua storia di vita senza trascurare i sintomi. Con la LIBET è possibile avere un quadro generale della storia della propria sofferenza.
La LIBET si muove su due coordinate:
Il tema di vita è lo stato mentale doloroso, appreso nella storia di vita e che è considerato intollerabile.
Si tratta dell’argomento affettivo al quale sempre ritorniamo nei nostri dialoghi con noi stessi, al centro della nostra attenzione e delle nostre ruminazioni. Spesso anche un’area in cui siamo particolarmente sensibili alle sofferenze altrui. Tutti noi umani abbiamo dei temi di vita dolorosi, la sofferenza legata a questi è il grado di intollerabilità che provo nel vedermi e sentirmi dentro quella stanza buia che a seconda della storia personale può assumere connotati diversi (“vedermi inadeguato e sentire ansia”, “vedermi abbandonato e sentirmi vuoto” ecc..)
I piani semiadattivi sono strategie attenzionali messe in atto con lo scopo di distanziarsi emotivamente dal tema doloroso. Tutti noi infatti cerchiamo di tenerci lontano dai nostri temi dolorosi e lo facciamo con delle strategie chiamate piani di vita. Es. ho un tema di inadeguatezza e ansia e per evitare di sentirmi immerso in quel tema cercherò di essere sempre performante, userò un piano di controllo
Il tipo di piano di vita a cui ricorriamo non è il problema, bensì è la rigidità con cui lo mettiamo in atto che lo rende problematico. (Es. Non so fare altro al di fuori del controllo, non cambio mai la mia strategia. A un certo punto ho un incidente per cui sono costretto al riposo. Riesco a adattarmi a questa nuova situazione o vivrò la convalescenza in continua ansia perché non sarò in grado di gestire e controllare le cose come sempre?). Non sono i piani, che tutti mettiamo in atto, a rendere le cose difficili, ma la rigidità della loro attuazione, la mancanza di alternative. Queste strategie possono essere parzialmente funzionali in determinati periodi della vita, ma possono anche ostacolare lo sviluppo personale e possono portare a un esordio sintomatico.
Il paziente solitamente viene in terapia dopo che i piani si sono rotti, con un esordio sintomatico, oppure se vi è la sensazione di non funzionare più come si desidererebbe. Quel piano, quella strategia che è stata utile, a un certo punto non funziona più, si rompe e nasce così il sintomo. Una volta verificatosi l’esordio, vi è una naturale tendenza al mantenimento sintomatico. (Es. crisi d’ansia…oddio, di che cosa si tratta, morirò, impazzirò…più ansia…allora sono finito…più ansia)
Il modello LIBET permette di avere un quadro a 360 gradi del paziente integrando i sintomi e i problemi attuali, la storia di vita, i propri dolori e sofferenze e la loro gestione tramite strategie tipiche di quella persona.
Tale modello permette di strutturare l’intervento attingendo alla tecniche efficaci e ai protocolli CBT utili per quella persona che arriva in terapia con una sua personale storia e in un suo personale momento specifico di vita.
Il Gruppo Studi Cognitivi è leader in Italia nel campo della psicoterapia. Il gruppo è specializzato primariamente nell’alta formazione, nella ricerca, nella divulgazione scientifica e nell’erogazione di servizi clinici nel campo della salute mentale.