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Proponiamo soltanto psicoterapie scientificamente provate, raccomandate dalle linee guida internazionali, selezionando psicoterapeuti e psichiatri altamente formati.
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I disturbi da tic comprendono secondo il nuovo orientamento diagnostico DSM-5 (2013) quattro categorie diagnostiche:
I tic sono movimenti o vocalizzazioni improvvisi, rapidi, ricorrenti, motori non ritmici. La diagnosi si basa sulla presenza di tic motori e/o vocali, sulla durata dei sintomi, sull’età di esordio e sull’assenza di una qualsiasi causa nota come altra condizione medica o di uso di sostanze. Un individuo può avere diversi sintomi nel corso del tempo, ma in qualunque momento il repertorio si ripresenta in modo caratteristico. I tic motori semplici sono di breve durata. Quelli motori complessi sono di più lunga durata.
Nella disturbo di Tourette devono essere presenti sia quelli motori che quelli vocali. Nel disturbo persistente sono presenti solo quelli motori o solo vocali. Per quanto riguarda il disturbo transitorio, possono essere presenti motori e/o vocali.
L’esordio deve verificarsi prima dei 18 anni di età.
Il disturbo di Tourette colpisce tra lo 0,3 e l’1% della popolazione totale, la prevalenza è maschile ma non vi sono differenze di genere nel tipo di tic e l’età media di esordio è attorno ai 5 anni (Chat et al., 2011).
I disturbi iniziano nel periodo della pubertà, con un’età media di esordio tra i 4 e i 6 anni e la sua prevalenza può raggiungere il 20% della popolazione in età scolare.
I sintomi sono peggiorati dalla presenza di ansia, eccitazione e stanchezza e migliorano nei momenti di calma o quando gli individui sono impegnati in compiti scolastici o lavorativi o quando si rilassano a casa dopo a scuola o di sera.
Il trattamento si basa sulla farmacoterapia, sulla psicoterapia a orientamento cognitivo-comportamentale, che si focalizza sui tic e sulla loro gestione, e sull’intervento familiare, con attenzione al contesto scolastico e sociale.
Il percorso psicologico va adattato alle caratteristiche del paziente in base all’età, alle risorse cognitive, familiari, scolastiche e sociali. Con i genitori viene definito un percorso di psicoeducazione e con gli insegnanti può essere portato avanti un intervento psicoeducativo sulla sindrome, rivolto ai docenti e alla classe coinvolta, volto a favorire l’integrazione sociale del bambino e strategie educative appropriate.
Il Gruppo Studi Cognitivi è leader in Italia nel campo della psicoterapia. Il gruppo è specializzato primariamente nell’alta formazione, nella ricerca, nella divulgazione scientifica e nell’erogazione di servizi clinici nel campo della salute mentale.